
La popolazione mondiale è in aumento: secondo le stime ONU ci sarà un aumento di circa 3 miliardi entro il 2050. Si stima quindi che la domanda alimentare continuerà ad aumentare come conseguenza della crescita della popolazione: stiamo parlando di cifre folli. Pensate che la produzione di carne dovrà aumentare di oltre 200 milioni di tonnellate per raggiungere nel 2050 un totale di 470 milioni di tonnellate. (Lo confesso, non sono molto brava in matematica e con questi numeri mi sono persa!!). Per parlare di tempi più vicini, la FAO e l’OCSE hanno stimato che entro il 2030 la crescita del consumo globale di carne aumenterà del 14% (stiamo parlando di carne bovina, suina, avicola e ovina) e di conseguenza anche i prezzi delle materie prime. La domanda di carne, nel mondo, è sempre più elevata e questo ha spinto l’uomo a ricercare delle fonti proteiche alternative. Ebbene sì, stiamo parlando degli insetti. Entomofobici: questo articolo potrebbe NON essere per voi. Gli insetti, dai Paesi in via di sviluppo, vengono chiamati “novel food”. Pensate che già nel 2021, l’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha dato il via libera per il consumo di altre 2 specie di insetti (il grillo domestico e la locusta migratrice).
Iniziamo a capirci qualcosa in più: di quali insetti stiamo parlando?
Al mondo esistono circa 1400 specie di insetti commestibili (e circa 100 paesi li hanno già introdotti nella propria dieta). Quelli maggiormente utilizzati sono i grilli, le cavallette, le larve, i coleotteri e le locuste.
Gli insetti hanno caratteristiche simili alla carne?
Gli insetti commestibili sono generalmente ottime fonti proteiche, hanno infatti un’elevata quantità di amminoacidi essenziali. Il problema è che, nonostante l’alto contenuto proteico, i livelli reali di proteine di questi nuovi alimenti potrebbero essere sovrastimati. La causa di questo calcolo impreciso è la chitina – una fibra simile alla cellulosa presente negli insetti – che apporta azoto non proteico. Ne deriva che non tutto l’azoto rilevato analiticamente potrebbe essere biodisponibile sotto forma di amminoacido e quindi di proteine “utile”. Il livello elevato di proteina negli insetti non viene assolutamente messo in discussione, ma sono necessari altri studi e altre analisi per capirci qualcosa in più.
Oltre ad apportare proteine gli insetti apportano anche vitamine e minerali: per esempio nei grilli c’è un’elevata quantità di vitamina B12 e C, alcune larve invece sono ricche di vitamina D.
Un altro aspetto che sicuramente è da tenere in considerazione nella valutazione degli insetti è la questione allergia, infatti come qualsiasi altra fonte proteica animale, gli insetti possono indurre reazioni allergiche in soggetti predisposti (per esempio nei soggetti allergici ai crostacei).
Esistono alimenti commerciali a base di insetti: si possono usare?
Sì, si possono usare soprattutto in animali iper-allergici che hanno un’allergia alimentare diagnosticata verso gli allergeni più comuni quali manzo, pollo, maiale, cavallo e pesce.
Insetti e sostenibilità
L’utilizzo degli insetti nell’alimentazione rappresenterebbe sicuramente una svolta nel mondo occidentale e rappresenterebbe sicuramente una valida alternativa all’eccessivo consumo di carne del mondo intero. Credo che uno dei fattori che maggiormente determina la resistenza dei consumatori ad accettare gli insetti come alimento siano il disgusto e la paura. (In questo caso l’uomo si comporta un po’ come i nostri gatti: è neofobico!). L’utilizzo degli insetti ridurrebbe le emissioni di gas serra, ma anche di ammoniaca e aiuterebbe a tutelare maggiormente il suolo e il consumo di acqua. Credo che valutare l’inserimento degli insetti nell’alimentazione dei nostri pet (e nella nostra) non sia affatto una cattiva idea, come tutte le cose nuove spaventa, ma con le risorse di cui disponiamo ora a livello medico, tecnologico e innovativo credo che sarebbe bello che la ricerca ponesse più attenzione sullo studio degli insetti come fonte proteica alternativa per dare alle persone certezze, sicurezze e perché no, nuove ricette da provare!