Curcuma: una pianta speciale per i nostri animali

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In questo articolo parliamo delle proprietà della curcuma e di come queste possano essere utilizzate per i pet, in particolare per fegato, reni e intestino.

La curcuma

La curcuma (Curcuma Longa) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae e viene ampiamente utilizzata in ambito alimentare come spezia. È nota fin dall’antichità per il suo gusto particolare e per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali.

Negli ultimi anni gli studi scientifici su questa pianta sono notevolmente aumentati confermando molte sue proprietà benefiche.

La curcuma è un fitoterapico potentissimo, in particolare viene utilizzata la radice della pianta (il rizoma) che viene essiccata e macinata. Da questo procedimento si ottiene la polvere di colore giallo-arancio che tutti noi conosciamo, ricchissima di principi attivi tra cui la curcumina, un polifenolo con importanti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Queste sostanze hanno infatti effetti protettivi nei confronti di diversi organi e distretti corporei e sono in grado non solo di contrastare e prevenire la formazione di radicali liberi, ma anche di combattere l’invecchiamento cellulare.

Grazie a tutte queste proprietà, la curcuma, viene utilizzata nel trattamento di diverse patologie, in particolare con quelle malattie che hanno alla base un meccanismo infiammatorio acuto o cronico e degenerativo. La curcuma ha anche effetti positivi sul microbiota intestinale, esercita infatti un effetto regolatorio, risultando utile anche in molte patologie metaboliche.

Risulta chiaro come la curcuma sia non solo una sostanza utile per l’uomo, ma anche per i pet.

In particolare viene consigliato il suo utilizzo come aiuto fitoterapico nel corso di: patologie cardiovascolari, neoplastiche, infiammatorie intestinali acute o croniche, autoimmuni, epatiche, pancreatiche, neurodegenerative, ma anche nel corso di diabete, obesità e aterosclerosi.

Curcuma e intestino

La curcumina, il principio attivo menzionato prima, ha un effetto rilassante sulla muscolatura intestinale, antinfiammatorio e antigas. Viene quindi usata come coadiuvante nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (le IBD). La curcumina, una volta arrivata a livello gastrointestinale dopo somministrazione orale, agisce sulle cellule intestinali contrastandone l’infiammazione.

Curcuma e fegato

La curcumina ha dimostrato di avere effetti positivi sul fegato, in particolare nel trattamento di patologie epatiche quali steatosi e tumore epatico: è infatti in grado di arrivare alle cellule epatiche, di proteggerle e di agire come antiossidante, contrastando quindi la formazione di radicali liberi.

In particolare è stato visto come riesca a proteggere le cellule da una serie di sostanze tossiche, tra cui le aflatossine.

Curcuma e tumori

Ricerche cliniche recenti hanno dimostrato che la curcumina ha un effetto anticancerogeno, effetto utile in prevenzione e nel trattamento di alcuni tumori quali melanoma, cancro ai polmoni e carcinoma.  I curcuminoidi hanno infatti la capacità di agire sulle cellule bloccandone la mutazione cancerosa e riescono ad agire direttamente sulle cellule staminali tumorali, quelle cellule che proliferano e sono responsabili dell’espansione del tumore in diversi distretti corporei.

Come inserire la curcuma nell’alimentazione dei cani e dei gatti?

Esistono due modi per inserire la curcuma nell’alimentazione dei cani e dei gatti: come spezia o come integratore.

La spezia (la radice grattugiata) si può aggiungere direttamente alle ciotole dei nostri pet. Attenzione a non esagerare, il dosaggio è basso e spesso varia a seconda di specie, taglia, stato fisiologico e patologie. In generale si può dire che il dosaggio di partenza è una punta di cucchiaino per i cani di taglia piccola, mezzo cucchiaino per i cani di taglia media e i gatti ed infine un cucchiaino per i cani di taglia grande

Gli effetti della spezia saranno meno forti rispetto a quelli dell’integratore e si manifesteranno maggiormente a livello gastrointestinale.

L’integratore ha, al contrario, un effetto maggiore perché riesce a superare l’ostacolo digestivo e a penetrare direttamente nelle cellule.

Esistono vari prodotti commerciali; il dosaggio varia al variare della formulazione.

Consiglio di utilizzare integratori di curcuma meriva in capsule o integratori idroenzimatici di curcuma (in gocce).

Quando sarebbe meglio non utilizzare la curcuma

La curcuma è un potente fitoterapico e per questo motivo non sempre può essere utilizzato e, prima di utilizzarla, è sempre meglio chiedere consiglio al veterinario.

Esistono diverse situazioni in cui è sconsigliata:

con patologie ostruttive delle vie biliari, con patologie della coagulazione, in gravidanza e con alcuni calcoli urinari.

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Alice Chierichetti
Alice Chierichetti

Medico Veterinario Nutrizionista
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